La chirurgia orale si occupa del trattamento di quelle patologie e condizioni odontostomatologiche per le quali i soli trattamenti medici e odontoiatrici conservativi non sono sufficienti.
Essa comprende le seguenti procedure:
- estrazioni dentarie semplici e complesse (es.denti del giudizio)
- trattamento delle anomalie di eruzione (scappucciamento, trazione ortodontica)
- asportazione di frenuli labiali e linguale
- periodontiti apicali (endodonzia chirurgica o apicectomia)
- neoformazioni cistiche ossee e dei tessuti molli orofacciali
- neoplasie odontogene e non odontogene
- biopsie ai fini di valutazione istopatologica
- scialolitiasi (calcoli delle ghiandole salivari)
- traumatologia dento-alveolare
- infezioni orofacciali
- implantologia
- rialzo del pavimento del seno mascellare
- rigenerazione ossea (innesti)
- chirurgia parodontale.
Conoscere le patologie sistemiche e le loro manifestazioni orali è fondamentale prima della formulazione di un piano di trattamento chirurgico orale. Quest'ultimo infatti deve essere compatibile con le condizioni generali del paziente e, laddove necessario, attuare protocolli di trattamento specifici per le situazioni mediche più frequenti. Sono infatti essenziali un appropriato approccio psicologico al paziente, la prevenzione e gestione delle complicanze in soggetti a rischio quali ad esempio diabetici, cardiopatici, in terapia con anticoagulanti o bisfosfonati. Per i soggetti diversamente abili inoltre sono necessari protocolli di trattamento specifici suddivisi in base al livello di collaborazione del paziente, alla malattia sistemica e alla problematica di tipo psicologico.